PEDAGOGIA 2

 PEDAGOGIA 2 

TRA MEDIOEVO E MODERNITÀ 

L'affermazione dell'Umanesimo 

L'affermazione dell'Umanesimo in Italia pone numerose questioni di carattere storico. Il Medioevo fu un periodo lungo e oscuro delle civiltà europee. Da alcuni intellettuali nasce il movimento dell'Umanesimo. Gli Umanisti sentono l'esigenza di di un pensiero nuovo e di una nuova concezione del mondo e della vita. L'età classica ha lasciato una visione della realtà caratterizzata dal senso di valore unico dell'uomo. L'esaltazione e la consapevolezza della dinamicità della sua condizione furono contrapposte, in questo consiste la contrapposizione della modernità dell'umanesimo rispetto al Medioevo. 

Sul piano letterario Francesco Petrarca si attribuisce il ruolo di iniziatore della corrente Umanistica,

egli si colloca in una continuità con il Medioevo. Il bersaglio polemico degli umanisti fu la cultura della tradizione scolastica. Il primo movimento culturale della modernità sostenne le ragioni di un ritorno al passato idealizzato dall'età classica. L'indebolimento della scolastica allargò lo spazio per una linea di pensiero con radici nella tradizione patristica. Nei monasteri c'era la conservazione del patrimonio della cultura latina classica, questa conservazione era giustificata dalla consapevolezza che in essa era contenuta la verità.
La patristica era una via alternativa al pensiero medievale nelle università, questa svolta consentì di cogliere l'importanza e la bellezza intrinseche della cultura classica. 
Platone e Aristotele erano conosciuti per via indiretta da interpreti latini e arabi. Il pensiero arabo medievale fu un tramite per la genesi della cultura scolastica. I primi umanisti appresero il greco da dotti bizantini e scoprirono i tesori della sua letteratura. 
Gli umanisti fecero nascere la moderna filologia e e la passione per eloquenza riscoperta dalla dimensione emozionale dell'uomo. 


Alla base dell'Umanesimo l'incidenza con nuovi movimenti religiosi che ha aperto la strada alle novità del Cinquecento. Accanto alla forza dell'agostinismo si era sviluppata, originaria dagli scritti di Dionigi l'Areopagita, Scato Eriugenia, Pietro Lombardo e Alberto Magno, il santo domenicano a cui si doveva la "terza via" della scolastica. 

Uno spirito innovatore 

L'Umanesimo sottolinea la necessità di un insegnamento delle discipline letterarie su basi profondamente rinomate. Da qui partì l'insegnamento letterario moderno tanto che oggi si definiscono umanistiche le discipline di carattere letterario e filosofico. La gerarchia dei saperi cambiò a favore del carattere autonomo dei singoli saperi. Le scienze empiriche affermano uno sviluppo senza precedenti. Lo stretto legame tra governanti e intellettuali-umanisti garantì lo sviluppo culturale e artistico. La portata "pedagogica" dell'Umanesimo e del Rinascimento può essere sintetizzata con: 
- la ripresa della cultura classica 
- il rinnovamento profondo del teacentrismo
- il valore attribuito agli antichi e all'imitazione dei modelli della cultura classica 

UMANISTI ITALIANI ED EUROPEI 

Le idee pedagogiche 

I capisaldi della pedagogia umanistica sono:
- la nuova concezione di natura e dell'esperienza, che ha portato alla ricerca scientifica con il metodo sperimentale e all' interesse nelle arti occulte
- il "realismo" politico, la tendenza  a slegare l'agire politico e la riflessione filosofica sull'agire morale e della religione 
- la ricerca continua, senza fine 
- l'orientamento al futuro
- creatività e autonomia 
Un contributo alla storia umanistica e alla storia pedagogica è la nuova conoscenza e organizzazione della scuola. Le realizzazioni delle nuove scuole del XV e XVI secolo sono il riferimento degli educatori moderni. L'Umanesimo riconsiderò l'insieme degli insegnamenti impartiti e proseguì con un'istruzione letteraria. Nel 1416  Quintiliano nell'Istitutio oratoria permise di cogliere la sapienza
pedagogica degli antichi. Una debolezza dell'Umanesimo fu il elitarismo che impedì agli ideali educativi di penetrare nella società. La serietà degli studi impressionò i contemporanei e orientò la riflessione sull'educazione. La storia delle istituzioni scolastiche tra il Medioevo e la modernità è il passaggio da un sistema costituito dalle grandi università a un sistema formato sull'organizzazione dei collegi di carattere residenziale. 




Trattati pedagogici e scuole umanistiche in Italia

Le origini del movimento umanistico sono in Italia, con precursori come san Bernardino da Siena che propose una visione dell'educazione mite e benevola. Lui insiste più su una buona disciplina e sull'autodisciplina. 
Pietro Paolo Vergerio scrisse un trattato pedagogico sui valori fondamentali della cultura. 
Dai trattati scritti emergono questi punti:
- l'educazione fa crescere interiormente il giovane
- lo sviluppo personale è segnato dall'armonia proporzionata tra educazione fisica e intelligenza
- saper attendere e usare l'autorità
- la lettura e riflessione 
- il contesto è quello dei ceti colti e aristocratici


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