PSICOLOGIA 3

ALTERAZIONI NELLO SVILUPPO


Nello sviluppo individuale si possono verificare alterazioni dovute ad anomalie o patologie di diverso tipo, determinate sia da fattori biologici sia da fattori ambientali. Possono esserci deficit nello sviluppo percettivo e motorio, causati da lesioni cerebrali, danni nel sistema nervoso centrale o nell'apparato muscolo-scheletrico. Un bambino lasciato crescere in un ambiente carente di affetto, in un'atmosfera priva di stimoli e di cultura o, al contrario, un ambiente dove c'è un eccesso di stimoli indifferenziati, non gli permette di prestare attenzione e questo lo potrebbe portare ad uno sviluppo meno armonioso, fino a manifestare un ritardo mentale. In alcuni casi, il ritardo mentale può derivare da entrambi questi fattori: gli effetti negativi di un danno organico possono essere peggiorati da un ambiente non adatto allo sviluppo armonico di un individuo. L'
insufficienza mentale d'origine biologica può essere causata da diversi processi patologici che agiscono sul funzionamento del sistema nervoso centrale del bambino. Principali cause fisiologiche:
 - ereditarietà 
- alterazioni precoci dello sviluppo embrionale
 - problemi durante la gravidanza e nel periodo perinatale
 - condizioni mediche generali durante l'infanzia o la fanciullezza 
Disturbi della comunicazione: I disturbi diagnosticati con maggiore frequenza nel corso dell'infanzia sono i disturbi della comunicazione e dell'apprendimento.


Nello sviluppo dei bambini la funzione linguistica appare solo successivamente alla stabilizzazione di un sistema di comunicazione non verbale relativamente sofisticato. Il linguaggio rappresenta un perfezionamento di mezzi primitivi di comunicazione e appare dopo i 2 anni di vita. Il disturbo del linguaggio può essere fatto risalire a una lesione o a una malformazione del cervello, dovuta a danni vascolari, tumori, intenzioni, esso viene definito funzionale. Le diverse tipologie di disturbo 
- disturbi centrali, raggruppati sotto il titolo di afasia : i sintomi sono differenti secondo l'area cerebrale compromessa, il bambino afasico
avrà difficoltà nel combinare le unità linguistiche in sequenze coerenti, producendo un linguaggio fluente ma ricco di parole prive di significato
 - disturbo di produzione o emissione: si tratta di patologie che si manifestano nella balbuzia, ovvero un'anomalia nel fluire dell'eloquio, il bambino conosce il linguaggio ma risulta bloccato nell'espressione. 
- disturbo della fonazione: incapacità di usare i suoni del linguaggio rispetto al livello di sviluppo raggiunto. In questi casi può essere presente un deficit sensoriale, motorio della parola, oppure una forma di mutismo selettivo come risposta psicologica a problemi emotivi. Il bambino può rifiutarsi di parlare perché avverte l'ambiente che lo circonda ostile, esso rappresenta una forma di disagio psicologico spesso associata ad altre difficoltà. I disturbi dell'apprendimento o i disturbi specifici dell'apprendimento hanno cause neurobiologiche che consistono in disfunzioni delle aree cerebrali coinvolte nel riconoscimento di lettere, parole e numeri, e si possono raggruppare in distinte tipologie.
 - la dislessia (che può essere associata alla disortografia): si tratta di problemi legati alle capacità di lettura e di scrittura, che si possono manifestare indipendentemente dal livello di intelligenza, d'istruzione e dieta del bambino.
 - la discalculia: l'incapacità di fare calcoli, il bambino che presenta questa difficoltà inverte o sostituisce o omette i numeri, presentando una qualità insufficiente nel fare i calcoli.
 - la difficoltà di scrittura: i termini agrafia e disgrafia indicano patologie relative alla scrittura, esse solitamente derivano da traumi cranici, patologie cerebrovascolari, malattie degenerative e neoplasie.
 Le agrafie si possono dividere in due gruppi:
 - le AGRAFIE CENTRALI che comprendono : 
- agrafia lessicale si tratta di una lesione della procedura lessicale, per cui il soggetto scrive le parole come le pronuncia
 -agrafia fonologica si tratta di una lesione della procedura fonologica, per cui soggetto ha difficoltà a scrivere le parole senza senso
 - agrafia profonda il soggetto scrive commettendo errori semantici, cioè relativi al significato della parola.
 -AGRAFIE PERFIFERICHE che comprendono errori di omissioni e di trasposizione di lettere, di sostituzione o di assemblaggio ed errori nel carattere delle lettere.
 - agrafia da neglect questa forma di agrafia si manifesta con errori come amputazione o sostituzione dell'inizio della parola o della parte sinistra del grafema - agrafia aprassica si tratta di un disordine gestuale causato da un disturbo del movimento volontario, per cui soggetto è incapace di compiere gesti complessi Esistono altri tipi di agrafia che non si collocano all'interno dei due gruppi sopra descritti:
 - agrafia ideatoria l'incapacità di scrivere lettere parole sotto dettatura
 - agrafia spaziale il soggetto tende a scrivere a margine, spesso in alto a destra, e a eludere alcune parti della struttura
 - disgrafia si tratta di una difficoltà nell'apprendimento della scrittura


Oggi i disturbi dell'apprendimento sono riconosciuti come parte di una vasta area di svantaggio scolastico in cui rientrano disabilità riconducibili a differenti cause: biologiche, fisiche, psicologiche e sociali. A questo riguardo il 27 dicembre 2012 è stata emanata dal MIUR la direttiva "strumenti di intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica". Questa direttiva stabilisce che per l'identificazione degli alunni con disabilità è possibile ricorrere al modello diagnostico ICF (International Classification of Functioning) utile a individuare i bisogni educativi speciali (BES).


I disturbi legati alla sfera dell'alimentazione sono associati all'interazione con la madre
Il lattante possiede un equipaggiamento neurofisiologico per la suzione, cioè per succhiare il latte dal seno della madre. La suzione rappresenta un bisogno in sé: l'alimentazione di un bambino rappresenta il prototipo delle sue future capacità di interagire con il mondo. Lo stesso Freud ha distinto la soddisfazione del bisogno alimentare in sé dal senso di piacere che il neonato trae dalla suzione, fin dalla prima infanzia si possono presentare segni di sintomi di disagio legato alla sfera alimentari.



 L'obesità è definita da un eccesso di almeno il 20%di peso rispetto alla media considerata normale, in rapporto alla statura e all'età.




Essa si può verificare in due periodi: i
l primo anno di vita e la pubertà. Le cause sono fattori genetici, metabolici, endocrini, neurologici e psicologici. Essa può essere anche conseguenza di crisi di bulimiche o iperfregia. (= disordine del
comportamento alimentare caratterizzato da un aumento incontrollato dell'appetito) I bambini imparano ad
appagare l'ansia e il desiderio di affetto attraverso il cibo nelle famiglie con presenti realtà relazionali peculiari, in cui le madri si rivelano nutrici eccesive e ossessionate. 
La depressione nei bambini


La depressione è un alterazione del tono dell'umore verso forme di tristezza caratterizzate da un notevole abbassamento dell'autostima e una tendenza all'autopunizione. La depressione in giovane età provoca effetti negativi immediati in aree rilevanti della personalità del bambino, alternandone gravemente lo sviluppo e compromettendo le capacità relazionali di comunicazione affettiva. I bambini e gli adolescenti depressi non riescono a divertirsi, non giocano e non instaurano sani rapporti interpersonali. I bambini e gli adolescenti sono portati a sentimenti d'infelicità, di autosvalutazione. La predisposizione alla depressione infantile è legata a una situazione di distacco precoce dell'oggetto libico, da un distacco fisico/affettivo, la sensazione di non ricoprire un ruolo d'importanza e la mancanza di assistenza dei genitori
Sintomi emotivi:
 - umore disforico, ovvero la tristezza
 - rabbia 
- perdita della risposta di piacere e allegria 
- autocommiserazione 
Sintomi cognitivi:
 - valutare negativamente le proprie prestazioni e capacità 
- abbasso della autostima
 - calo nel rendimento scolastico 
Sintomi fisici e neurovegetativi:
 - affaticamento
 - incapacità alla concentrazione
 - cambiamento nell'appetito e/o nel peso 
- comparsa di dolori e malesseri - disturbi nel sonno.

Il bambino spesso affronta l'angoscia che puo essere ansia, espressione di autopreoccupazione. La scuola essendo un "palcoscenico" è il luogo dove il bambino matura l'ansia. Il bambino manifesta il suo stato d'ansia con irritabilità, sintomi somatici e apprensione. Nei casi piu gravi il bambino prova terrore e si irrigidisce. I segnali per capire un disagio scolastico sono la distrazione e un sovraffolamento di pensieri. 
Gli interventi dell'insegnante lo aiutano contro l'autosvalutazione. Bisogna ripetere che ogni disturbo emotivo di un bambino è riconducibile all'individuo, ma è generalmente il prodotto dell'ambiente famigliare. Bisogna capire la differenza tra normalità e patologia perchè il bambino ansioso può sviluppare delle vere e proprie fobie.


La psicosi in età evolutiva occupa un posto di grande rilievo sia per le ricadute familiari, sia per il loro impatto sociale. La forma più nota è l’autismo. Nel 1493 venne formulata la prima definizione di sindrome autistica. Le cause possono essere genetiche o neurologiche.
alcuni dei comportamenti autistici sono 
- l’indifferenza : chiusura in se, ora, violenza, no contatto fisico
- apatia o agitazione 
- anafettività 
Queste mancanze sociali bloccano le fasi dello sviluppo.
Ad oggi ci sono sistemazioni e alcuni vivono con i genitori, altre persone vivono in modo semi indipendente, molti ragazzi autistici riescono a frequentare l’università e nel lavoro possono diventare estremamente affidabili e coscienziosi. 




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